Ruggero Marrani

Ruggero Marrani è nato nel 1941, vive e lavora a Barasso (VA).
È nipote dell’architetto liberty Giuseppe Marrani con il quale ha appreso le prime nozioni artistiche.
Si è laureato all’Accademia di Belle Arti “P. Vannucci” di Perugia, negli anni ’60.

Durante gli studi accademici è stato allievo del pittore Futurista Gerardo Dottori, lavorando con il Maestro, fino al 1968, anno in cui si è trasferito in Lombardia per iniziare il percorso di docente e contemporaneamente proseguire l’attività artistica, prevalentemente pittorica. Negli anni ’70, parallelamente alla pittura, ha iniziato l’esperienza della manipolazione della creta, creando “Sculture-oggetto”.

Dieci anni dopo, ha abbandonato definitivamente la pittura a favore della scultura, utilizzando però sempre le conoscenze acquisite del colore. Questa nuova ricerca ha seguito tre percorsi distinti, tenendo però sempre come filo conduttore l’analisi del territorio.
Il primo, più coinvolgente, è stato quello “Aeroscultura” collegandolo alla esperienza Futurista dell’Aeropittura, realizzata nel periodo di collaborazione con Gerardo Dottori.
La successiva, si è focalizzata verso un lavoro impostato sul rapporto osservatore-opera d’arte.
Nasce così lo studio denominato “Scultura interattiva”.

In seguito, questo interesse viene approfondito grazie al coinvolgimento di una associazione di ipovedenti di Legnano che attraverso le opere di Marrani, si sono avvicinati alla scultura, usando le mani per leggerla e “vederla”. Infine, il terzo percorso dell’artista si rivolge verso una nuova esperienza che segue il filone della “Sound Art”.

Inizia così una collaborazione con amici musicisti interessati al rapporto musica-scultura.
Questa ultima ricerca viene chiamata “Sculturarumore”.
Le sue ultime sculture sono state costruite per essere collocate in spazii esterni e per allestimenti estetici-architettonici.

Marrani fa parte del gruppo del Circolo degli Artisti di Varese. Le sue opere si trovano in diversi musei italiani; in Lombardia: al museo d’Arte moderna del Castello di Masnago “VA”; al Museo Della Ceramica “G. Giannetti” di Saronno; al Museo d’Arte Moderna “P. Valle” di Maccagno “VA”.
Marrani lavora nel suo laboratorio di Barasso “VA” in via Monviso n°5

Tutta la documentazione artistica è depositata presso:
Archivio per I’Arte Italiana del 1900 Kunsthistorisches Institut di Firenze;
Galleria d’Arte Moderna Gallarate (VA);
Museo d’Arte Moderna Chiostro di Voltorre (VA);
Museo d’Arte Moderna “Parisi – Valle” di Maccagno (VA);
Museo della ceramica – Laveno Mombello (VA);
Museo della ceramica “G.Giannetti” – Saronno (VA).
Periodo Pittorico
La pittura ebbe inizio negli anni 60, durante gli studi accademici sotto la guida del Maestro Gerardo Dottori. Prima era una ricerca analitica poi divenuta sintetica, di spazi e di volumi del paesaggio.
Non è stata una attenzione rivolta alla grande città ma ho voluto mettere in evidenza la storia di una “Italia minore”, quella che noi intravvediamo velocemente in macchina e in treno.
Questi sono insediamenti urbani che ricordano il nostro passato e che, nella maggior parte dei casi, li troviamo distrutti per incuria e poi dimenticati.
I miei colori sono stratificati e pastosi realizzati con una spatolata piena di materia, successivamente diventano trasparenti e leggeri. La tavolozza presenta due colori dominanti: quello bruno delle terre e quello verde-azzurro.
Negli ultimi anni la pittura si è arricchita di una atmosfera bizzantineggiante grazie a una dominante cromatica di colore aureo.
Studi progettuali
Il pensiero sul nuovo lavoro ceramico è la continuazione logica di quanto Marrani ha sviluppato in pittura.
Partendo dalla attenta osservazione cartacea di planimetrie di città e agglomerati urbani che l’uomo ha costruito nel corso dei secoli, da quelle micenee, greche e romane, alle planimetrie Nazca in Perù, fino alle città medioevali e rinascimentali, Marrani è giunto a completare la sua nuova ricerca artistica.
Alla fine degli anni 80, per elaborare tutto il contenuto dell’Aereoscultiura, l’artista prese la decisione di sospendere per un lungo periodo, l’attività espositiva. Nella realizzazione di ogni opera, partendo dalla forma perimetrale della base in legno, il progetto segue uno schema geometrico, per ricavare la forma della terracotta e creare un “unicum” tra base di appoggio e la scultura. Anche nelle ultime opere a tutto tondo, chiamate “Totem”, l’artista applica lo stesso criterio, ispirandosi alle steli atzeche, dove venivano illustrate storie e fatti della vita di un popolo.

Aeroscultura
Quando le mie sculture analizzano il territorio, o presentano studi planimetrici di città reali o fantastiche, diventano AEROSCULTURE.
Sia i pannelli ad altorilievo che le sculture a tutto tondo sono viste dall’alto con uno sguardo “aeroplanico”, come affermavano i pittori futuristi.
Queste opere, come tutte le mie sculture, sono costruite usando materiali di recupero e di riciclo, con l’utilizzo di sassi, pietre, ferro, legno.
I Pannelli
Partendo dall’attenta osservazione cartacea di città o agglomerati urbani che l’uomo ha costruito nel corso dei secoli, da quelle micenee, greche e romane, alle planimetrie Mazca in Perù, fino alle città mediovali e rinascimentali, Marrani è giunto a completare la sua nuova ricerca artistica, chiamandola “Aeroscultura”. Nella realizzazione di ogni opera, partendo dalla forma perimetrale della base in legno, lo studio del progetto segue uno schema geometrico dinamico, che dà la forma alla terracotta per creare un “UNICUM” tra base di appoggio e scultura.
I Totem
Anche nelle opere a tutto tondo, chiamate “Totem”, l’artista applica lo stesso criterio, ispirandosi alle steli Azteche, dove venivano illustrate storie e fatti della vita di un popolo.
Scultura Interattiva
Lo studio progettuale di una scultura deve seguire determinati criteri compositivi. Quando però diventa interattiva, il progetto si arricchisce di più elementi, sia mobili che componibili tra loro e sovrapponibili.
Principalmente però deve avere la possibilità di essere modificata in base al progetto iniziale. Ogni opera deve interagire con l’osservatore, invogliandolo a usare le proprie mani per cambiarne la forma e stimolare il proprio senso “artistico”.
Chi si “avvicina” a una scultura interattiva diventa a sua volta un interprete creativo. Per questo motivo una mia scultura non ha mai concluso il suo percorso compositivo essendo sempre in attesa di prendere una nuova forma.

Sculturarumore
Il rapporto suono e scultura è stato analizzato e studiato da diverso tempo, in numerosi testi critici e in molte mostre. Una analisi più approfondita può essere fatta attraverso la storia delle avanguardie e delle sperimentazioni più estreme.
Alla base della mia ricerca c’è l’esigenza di evidenziare il rapporto tra suono, forma,rumore.
Le mie opere diventano SCULTURARUMORE quando il fruitore interagisce, dialoga e ascolta quanto la scultura riesce a trasmettere. Ogni opera deve quindi essere toccata e ascoltata.
Le mie SCULTURERUMORE non sono state progettate per “fare” musica, ma per creare emozioni nuove e intense. Le corde sonore inserite nella scultura, di diverso spessore e colore, fanno parte di un progetto compositivo che sviluppa un dinamismo sintetico, una compenetrazione di piani, di linee di fuga e di rinforzo.

Mostre collettive
1995 “Profiterart” Liceo Artistico Statale di Varese. Museo d’arte moderna Castello di Masnago Varese
1997 “Concorso Internazionale Della Ceramica d’Arte” Rocca Flea Gualdo Tadino Perugia
1999 “Premio Internazionale di Scultura” Ermanno Casoli Palazzo Piccioni Comune di Serra San Quirico Ancona
2000 “Rassegna Internazionale di Scultura” mostra all’aperto Comune di Radicondoli Siena
2002 “Comunicazione del Terzo Millennio” Spazio Ergy Milano
2002 “Ceramiche d’Autore: Tra Terra Amarcord Albissola” Fabbrica d’Arte Chiostro di Voltorre Varese
2003 “Concorso Internazionale della Ceramica d’Arte” Palazzo esposizioni Gualdo Tadino Perugia
2004 “Rassegna Nazionale per Artisti Ceramisti Contemporanei” Museo Civico d’Arte Contemporanea Albissola Marina Genova
2004 “Colori e Parole in Lombardia” Archivio delle Arti Museo Chiostro di Voltorre Varese
2004 “MEART: Mostra Biennale di Scultura nel Centro Storico” Mendrisio Svizzera
2006 “Mosaico 150” Mostra all’aperto Museo del Design Ceramico Cerro di Laveno Varese
2006 “E Non Conosco Ciò Che La Gente Ama Sentirsi Dire” Fabbrica Arte Museo Chiostro di Voltorre Varese
2010 “Nuova Arte 2010” Giorgio Mondadori Milano
2010 “Sintesi Contemporanee delle Raccolte del Museo” Civico Museo Parisi Valle Maccagno Varese
2011 “Spoleto Festival Art 2011” Chiostro San Nicolò Spoleto Perugia
2011 “Il Fascino Della Materia” tre artisti contemporanei Barasso In Arte Villa San Martino Barasso Varese
2012 “RAKULAGO 2” Decima Musa mostra all’aperto lago di Varese
2013 “La Musa Terra: Arte Ceramica in Provincia di Varese” Museo Internazionale del Design Ceramico Cerro di Laveno Varese
2014 “Ceramica in Celle” mostra biennale Galleria d’Arte Celle Ligure Genova
2015 “La vita dell’uomo: Dialogare e’ lavorare per la pace” 56° Biennale di Venezia: Invitato dal critico GREGORIO GRASSO, curatore del padiglione COSTARICA Palazzo Bollani Inaugurazione 9 Maggio 2015
2015 “1596/2015 OMAGGIO A… UN CANESTRO DI FRUTTA” EXPO 2015 Circolo degli Artisti di Varese Mostra itinerante supermercati Tigros, inaugurazione sede centrale di Solbiate Arno.
2015 “STORIE DI DAME E CAVALIERI: IL CAVALIERE ERRANTE” e “TENSIONI INCROCIATE IN EQUILIBRIO INSTABILE CON CINQUE CORDE” EXPO 2015 invitato dal critico GIORGIO GRASSO, all’evento “INTERNATINAL CONTEMPORARY ART” presso la Centrale Idroelettrica Treccani di Trezzo D’Adda

Mostre antologiche
2010 – Mostra antologica di scultura 1980-2010 – Sala espositiva comunale, comune di Porto Ceresio (VA)
2007 – Mostra L’arte del fare – Maglio di Ghirla, Comune di Valganna (VA)
2004 – Mostra antologica di scultura Il segno della terra – Chiostro di Voltorre, Comune di Gavirate (VA)
1999 – Opera antologica 1965-1999 A cura di William Tode – Pinacoteca comunale, Comune di Bondeno (FE)
1998 – Mostra antologica 1965-1998 A cura di Fabrizia Buzio Negri – Villa Pomini, Comune di Castellanza (VA)

Mostre Personali
2013 “Il volo dei sensi” Mostra antologica Fortezza Spagnola comune di Porto Santo Stefano (GR) curatore Alberto D’Attanasio
2012 “Il tocco del suono” Museo della Ceramica “G. Giannetti” Comune di Saronno (VA) curatore Mara De Fanti Conservatrice del Museo
2011 “Quando le mani sanno leggere” Centro culturale “E.Biagi” Comune di Van zaghello (MI) curatore Andrea Griffanti Catalogo
2011 “Quando l’arte legge il territorio” Villa De Ambrosis Gavirate (VA) curatore Luciana Schiroli catalogo;
2010 “Antologica 1980/2010” Sala espositiva Assessorato e Biblioteca comunale di Porto Ceresio curatore Luciana Schiroli catalogo;
2004 “Il segno della terra” Galleria d’arte moderna e contemporanea Chiostro di Voltorre Gavirate (VA) curatori Debora Ferrari Riccardo Zelatore catalogo
2001 “Le mappe segrete di Ruggero Marrani” Galleria “Palazietta Busto Arsizio (VA) curatore Ettore Ceriani catalogo;
2000 “Totem” Galleria “Spazio Ergy” Milano curatore Giulio Residori catalogo
1999 “Antologica 1965 1999” Spazio espositivi Villa Pomini Assessorato alla Cultura Castellana (VA) curatore Fabrizia Buzio Negri catalogo
1999 “Opera antologica 1965 1999” Palazzo Casa de’Ariosto assessorato ai servizi dei beni Culturali Comune di Bondeno Modena curatore William Tode catalogo
1998 “Mostra di scultura” sala polivalente assessorato alla cultura comune di Albizzate (VA) curatore Fabrizia Buzio Negri catalogo;
1997 “Riciclo” Galleria “Aquifante” Busto Arsizio “VA” curatore Alberto Branbilla Catalogo;
1988 “L’uomo e l’ambiente” Chiesa di san Venanzio assessorato alla cultura e biblioteca Comune di Albizzate (VA) curatore Silvio Zanella catalogo;
1985 “Italia da scoprire, Italia da salvare” Galleria d’arte “San Luca” Verona curatore Marina Neri;
1984 “Atmosfere medioevali nell’arte di Marrani” Cineteca comunale Comune di Sestri Levante (GE) catalogo;
1984 “Scultura – Pittura – Grafica” Galleria Cecchini Palazzo Baldeschi (PG) catalogo;
1984 “Aspetti di un’architettura povera e in via di estinsione”Chiesa di San Rocco Carnago “VA” curatore Silvio Zanella catalogo
1983 “Pittura – Grafica – Scultura” Centro Artistico d’Arte “Tresana” (NA) curatore Paolo Bernardini catalogo;
1982 “Pittura – Scultura – Grafica” Galleria “M.W.5” Amministrazione del comune di Corridonia (MC) curatore Walter Guerra catalogo;
1980 “L’uomo costruisce…. L’uomo distrugge…” Centro europeo di scambi culturali e Artistici palazzo T.C.T. Milano curatore Mario Portalupi catalogo;
1979 “L’uomo, La civiltà, La natura, Il paesaggio” Galleria del “Centro Internazionale d’Arte “VA” curatore Carla Magistretti catalogo;
1978 “Pittura e ceramiche” “Galleria del Duomo” Spoleto” (PG) curatore Antonio Ferrari Catalogo;
1977 “Olio –Disegni – Ceramiche” “Galleria del Duomo” Spoleto (PG) curatore Maria Coco Fasola;
1976 “Olio – Disegni – Ceramiche” “Galleria Del Duomo” Spoleto (PG) curatore Domenico Coletti catalogo;
1976 “Pittura e Ceramiche” Sala espositiva palazzo comunale di Carnago “VA” curatore Antonio Ferrari catalogo;

Monografie
2013 “Il volo dei sensi” a cura i Alberto D’Attanasio
2010 “Quando l’arte legge il territorio” a cura di Luciana Schiroli
2010 “Antologica 1980 – 2010” a cura di Luciana Schiroli
2004 “Il segno della Terra” a cura di Debora Ferrari e Riccardo Zelatore
2000 “Totem” a cura di Giulio Residori
1999 “Antologica 1965 – 1998” a cura di William Tode
1998 “Antologica 1965 – 1998 a cura di Fabrizia Buzio Negri
1995 “Aeroscultura” a cura di Riccardo Barletta